venerdì 2 dicembre 2016

Punto e virgola


"Sei un codardo", disse il Punto al Punto e virgola. "Ah com'è facile non prender mai decisioni. Sai, ci vuole coraggio a porre fine a qualcosa!"
 "E cosa ti fa credere che io non ne sia capace?"
 "Quella tua minuscola virgola sotto al punto. E' indecisione, è insicurezza, è timore. Come una porta lasciata socchiusa". 
 "E cosa c'è di male in una porta socchiusa?" 
 "E' una scelta molto comoda. Oppure una non scelta". 
 "Quindi tu sei una porta chiusa".
 "Esatto. Io sono la fine e l'inizio di qualcosa di completamente nuovo", si vantò il Punto.
  "Significa che volti definitivamente le spalle al passato?
  "Sì, sempre e per sempre".

  "Si può ricominciare anche senza sbattere la porta in faccia al passato", gli fece notare il Punto e virgola. "Sai, anche porre definitivamente fine a qualcosa, a volte, è una scelta comoda."
  "Stai giocando con le parole!"

  "Si chiama rispetto, signor Punto e a capo. Anche le parole hanno un'anima. Il mio punto, quello che vedi in alto, è la fine della mia fiducia e della mia amicizia. Può essere anche la fine di un amore. Succede. Si cambia, ci si allontana, ci si perde. A volte senza un motivo. Ma la virgola, quella che ti infastidisce tanto, non è vigliaccheria o indecisione. E' la lacrima che verso ogni volta che scelgo di lasciarmi alle spalle il passato. Sta lì a ricordarmi che la fine di qualcosa fa sempre male. A me e all'amico che ho perso, a me e alla donna che ho amato, a ciò che un tempo ero e ciò che sono diventato ora, anche quando è la sola cosa giusta da fare. Quella minuscola lacrima è il legame invisibile con un mondo che non mi appartiene più, ma che porterò dentro il mio cuore tutta la vita."

Immagine dal Web